Il principale obiettivo del progetto “NEVERLAND” è quello di sostenere una delicata fascia d’utenza (come quella rappresentata dalle giovani detenute del carcere Pagliarelli di Palermo) attraverso azioni che mirino al sostegno della partecipazione attiva e alla promozione della legalità. La strategia generale è quella di promuovere il protagonismo sociale delle detenute per favorirne l’inserimento sociale attraverso azioni volte a stimolare lo sviluppo della loro personalità e la partecipazione attiva alla comunità locale nella fase di transizione dalla vita all’interno del carcere a quella del territorio.
Gli obiettivi specifici possono così essere descritti:
- migliorare la qualità della vita e potenziare l’integrazione sociale di giovani donne (in particolare madri) immigrate che vivono all’interno della Casa Circondariale Pagliarelli;
- insegnare le prime basi, laddove necessario, o un livello avanzato di alfabetizzazione linguistica;
- rispondere al bisogno di ascolto sulle competenze genitoriali ed il sostegno alla genitorialità mediante gruppi specifici (o incontri individuali laddove necessario);
- rispondere al bisogno di risocializzazione, di sostegno e di cura con il fine di migliorare le capacità relazionali e di inserimento mediante gruppi di Arteterapia e attraverso tecniche individuali e gruppali specifiche;
- approfondire ed elaborare i temi della diversità/differenze/integrazione mediante un laboratorio di mediazione culturale;
- accompagnare all’inserimento lavorativo e alla creazione di impresa mediante un percorso di orientamento mirato;
- diffondere tra le destinatarie la cultura del lavoro “legale” e del rispetto delle regole;
- promuovere un laboratorio di artigianato etnico con particolare riferimento alla creazione di giocattoli e manufatti che esprimano le diverse appartenenze culturali.
Il progetto prevede come beneficiari diretti 10 donne detenute di età compresa tra i 18 e i 35 anni all’interno della Casa Circondariale Pagliarelli di Palermo. Nello specifico, il target a cui si fa riferimento è composto da ragazze madri, donne immigrate e non in condizioni di difficoltà economica, culturale, sociale. Si intende puntare proprio sulle donne in quanto forza generatrice da cui trarre energia vitale per iniziare un movimento che possa portare alla creazione di una nuova forza attiva, non solo nella ricerca lavorativa, ma anche nella riqualificazione personale in vista di un futuro migliore per sé e per i propri figli.
I beneficiari indiretti di tale proposta progettuale sono, innanzitutto, i figli delle detenute madri coinvolte, visto che uno degli obiettivi principali dell’intero progetto è il sostegno alla genitorialità. Attraverso i laboratori creativi e i gruppi previsti, infatti, si intende lavorare sul recupero del ruolo materno e sulla peculiare relazione madre-bambino. La società tutta, infine, potrebbe costituire un altro beneficiario indiretto, in quanto, luogo che in futuro si troverà ad accogliere cittadine nuove, con obiettivi personali volti alla cooperazione e alla produttività.